Digiuno intermittente e Biohacking
- Dott. Flocchini Luca
- 6 mar 2024
- Tempo di lettura: 1 min

Il biohacking è un termine che sta guadagnando terreno nella nostra società moderna.
Innanzitutto vorrei subito sottolineare che il biohacking non è un metodo o una pratica specifica, è un modo di pensare e di agire.
Consiste nell'utilizzare la tecnologia, la scienza e strategie di stile di vita per ottimizzare il funzionamento del corpo e della mente.
L'obiettivo del biohacking è migliorare la performance fisica e mentale, massimizzando il potenziale biologico.
Ciò può comprendere la manipolazione della dieta, l'utilizzo di dispositivi di tracciamento del sonno, l'esplorazione di pratiche di mindfullness, l'analisi del DNA, la manipolazione genetica con CRISPR/Cas9, la monitorizzazione continua della salute e molto altro.
Insomma, il biohacking può rivelarsi come la frontiera del benessere che unisce scienza e tecnologia moderna con una visione più olistica della persona.
La filosofia di fondo è...Personalizzazione.
Ogni persona ha la propria biologia e così dovrebbe essere anche l'intervento terapeutico.
Nel contesto della nutrizione, il biohacking include strategie come il digiuno intermittente, l'assunzione mirata di integratori e l'ottimizzazione delle routine quotidiane.
Il digiuno intermittente può infatti favorire la perdita di peso ed il controllo del glucosio nel sangue, stimolare la produzione di autofagi, promuovere la salute cellulare e migliorare la condizione metabolica del corpo.